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Quale piattaforma scegliere per il tuo primo corso online

quale piattaforma scegliere per il tuo corso online

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un corso online

Vantaggi
  • Esistono online talmente tante piattaforme e strumenti per creare il proprio corso, che è diventato semplice per chiunque crearne uno;
  • La vendita di un corso può diventare un reddito extra, rispetto all’attività che si svolge professionalmente;
  • Rispetto a un servizio o una consulenza 1to1, un corso può essere venduto più e più volte, generando così una rendita passiva (passive income).
Svantaggi
  • Per ottenere dei risultati, occorrono elevati standard di qualità. Questo significa organizzare (e aggiornare) l’offerta formativa in più formati dei contenuti.
  • Il successo di un corso online dipende dalla domanda esistente e dalla tua capacità di individuare il tuo target di riferimento.
  • Può diventare complicato stabilire un prezzo di mercato per il tuo corso, che massimizzi il tuo reddito.

Formati

Siamo portati a dare per scontato che un corso online sia una serie di video, ma non è così. Altri formati disponibili per proporre il tuo corso possono essere:

  • pdf
  • testuale con l’utilizzo di quiz alla fine di ogni modulo
  • slide con commento vocale
  • un mix tra i vari formati

Trova la tua nicchia

Come per tutti i business online è fondamentale trovare il proprio target, ma soprattutto, la propria nicchia. Per farlo occorre individuare con specificità il tema del corso. Non basta proporre un tema, esempio:

”Impara a dipingere con la tecnica a olio”

invece può risultare estremamente più interessante proporre:

”Impara a dipingere a olio, come un vero impressionista”

ma anche:

”Crea il tuo quadro contemporaneo con la tecnica a olio”

Quando è arrivato il momento di realizzare il tuo primo corso online?

Mi dispiace andare controcorrente, ma non mi sento di consigliare di imbarcarsi in un’impresa (perché lo è), come quella della realizzazione di un corso online, se non hai già un pubblico solido a cui proporlo. Penso che prima siano necessari una serie di step quali:

  • avere un sito web in cui si propongono i propri servizi;
  • avere un solido personal brand e quindi essere riconosciuti online per il proprio lavoro;
  • avere una serie di canali secondari al sito in cui presentare il proprio corso online (social network o, ancora meglio, newsletter), organicamente o a pagamento.

Corso singolo o membership?

Una delle domande importanti da farsi prima di realizzare un corso online è la modalità di accesso al corso stesso. Meglio il corso singolo o la membership?

  • Corso singolo: e più semplice e veloce da realizzare, ma è più difficile generare una rendita passiva, a meno che non si propongano nuovi corsi. Infine, non è detto che sia più semplice da vendere rispetto alla membership;
  • Membership: puoi nutrire la tua community con contenuti sempre freschi e aggiornati ed è la soluzione giusta se vuoi generare una rendita “passiva”. Di contro è impegnativa da sostenere nel tempo, perché necessita di contenuti sempre nuovi ma soprattutto di qualità, se vuoi che i tuoi iscritti non cancellino la loro iscrizione.

Self hosted o su piattaforma di terzi?

Hai due possibilità quando decidi di realizzare il tuo primo corso online. Puoi scegliere la formula self hosted, ovvero ospitare tutta l’area di fruizione del corso sul tuo sito web (spoiler: ti servirà un server web potente, se fosse dedicato sarebbe il massimo).

Una piattaforma di terzi invece (le vedremo a breve), sono siti web di aziende terze appunto, che offrono questo tipo di servizio, gratuitamente o con un canone mensile/annuale.

Quale scegliere tra le due? Come spesso accade in queste situazioni, mi tocca risponderti ”dipende”: dal budget, dal tuo tempo, dal tipo di progetto/corso che vuoi mettere in piedi. Se sei all’inizio e vuoi familiarizzare con il mondo dei corsi online, ti consiglio di scegliere una piattaforma di terzi, perché di permette di sperimentare e capire se la creazione di un corso online vale per te davvero la pena.

Lo ridico, a costo di risultare pesante e noiosa: creare un corso online è un’impresa, un lavoro a tutti gli effetti. Leggo tanti voler proporre una serie di corsi o delle membership e magari non hanno mai fatto una storia su Instagram perché non se la sentono di comparire a video e non hanno nemmeno lontanamente la concezione di come si realizzi un video (dallo script al montaggio).

La scelta della piattaforma in realtà è una delle ultime cose a cui pensare: se vuoi fare tutto in autonomia (e quindi non avere un videomaker che si occupi di tutta la parte video), prendi prima familiarità con il mondo della realizzazione dei video. Se poi scatta la scintilla con la camera, con il montaggio, e il tutto ti piace, allora sì che puoi pensare di fare sul serio con un corso online.

Strategia di pricing del corso

Ovvero: come hai intenzione di vendere il corso?

Monetizzazione ad abbonamento

Gli utenti pagano una quota ricorrente per l’accesso. Il modello di monetizzazione ad abbonamento offre ai tuoi abbonati l’accesso completo alla tua libreria di contenuti del corso, con una tariffa mensile o annuale, ricorrente. (Netflix o Spotify ti dicono niente?).

Monetizzazione transazionale

Gli utenti pagano una tariffa una tantum per accedere al tuo corso. Questo è in genere il punto dolente di un corso offerto una tantum. Devi assicurarti che la quantità di acquisti rimanga sufficientemente alta da guadagnare un profitto che sia costante.

Monetizzazione ibrida

Con la monetizzazione ibrida sono disponibili entrambe le forme di monetizzazione viste in precedenza, per aumentare le vendite sulla piattaforma. In questo modo un utente può scegliere se acquistare un singolo corso (perché interessato a una particolare tematica), oppure sottoscrivere un abbonamento mensile, se vuole fruire di tutti i contenuti (e quindi tutti i corsi) da te proposti.

Commissioni

Va da se che, impostata la strategia di monetizzazione, occorre comprendere quali sono le commissioni che la piattaforma che ospiterà il tuo corso applicherà (che si aggiungono alle commissioni di vendita del corso richiesti dai vari PayPal, Stripe, etc) per ogni vendita. È impossibile confrontarle tutte (perché cambiano a loro volta in base al piano scelto), ma è importante che tu capisca che anche questo è un fattore importante da considerare, perché impatterà sul prezzo finale del corso.

Le migliori piattaforme per il tuo primo corso online

Quelle che seguono sono una selezione delle migliori e più famose piattaforme di terzi per la creazione e fruizione di corsi online.

Teachable

Teachable è la prima piattaforma in cui mi sono imbattuta, davvero un botto di anni fa ormai. È estremamente intuitiva da utilizzare e la consiglio a tutti quelli che vogliono vedere se la creazione di un corso online è una strada che vogliono percorrere sul serio. Perché lo dico? Perché il piano base è gratuito e per questo motivo è la piattaforma giusta per iniziare a farsi un po’ le ossa.

Thinkific

Probabilmente una delle piattaforme che sceglierei se mai decidessi di creare un corso online, Thinkific ha un’usabilità spettacolare ed è tra le soluzioni più complete. Offre la possibilità di creare un sito web o una landing page di presentazione del corso, il che ti rende superfluo avere un sito in WordPress (ma io lo sconsiglio).

Podia

Come Thinkfic anche Podia permette la creazione di un custom website e offre anche la gestione di tutta la parte di email marketing. Entrambe le piattaforme hanno un piano base di $39 al mese. Un bel sito realizzato con Podia è l’academy di Oh Joy!.

Kajabi

Kajabi è la più cara tra le piattaforme consigliate, con un costo mensile base di $119: è però possibile farci praticamente qualsiasi cosa, corsi, programmi di coaching, siti di abbonamento, podcast, newsletter e bundle. Puoi offrire ai tuoi iscritti pagamenti una tantum, prove gratuite, rate, abbonamenti e upsell con un clic.

Vediamo infine un paio di plugin per WordPress che permettono di realizzare un’area riservata di somministrazione di corsi sul proprio sito web (il self hosted di cui abbiamo parlato più sopra).

Thrive Apprentice + SendOwl

Thrive Apprentice è un plugin: offre la possibilità di creare corsi con WordPress, attraverso un’interfaccia a drag and drop.

SendOwl invece si occupa del processo di vendita: dai gateway di pagamento, ai checkout, alle e-mail personalizzate, alla consegna e molto altro ancora.

LearnDash

LearnDash è un altro plugin per WordPress che permette la creazione e la fruizione (attenzione: non la vendita. Per quello dovrai appoggiarti a WooCommerce) di corsi sul tuo sito web. Non è affatto il massimo dell’intuitività (come tutte le soluzioni self hosted), ma ha un gruppo su Facebook super affiatato (testato dalla sottoscritta) e un servizio clienti rapido, esaustivo e gentile (che oh, buttalo via!).

Costi delle piattaforme a confronto

Costi delle piattaforme di creazione di corsi online a confronto

Vuoi creare il tuo primo corso online?

Se dopo essere arrivati alla fine del post, senti che è giunto il momento di realizzare il tuo primo corso online, contattami per una consulenza: posso aiutarti a farti partire con il piede giusto, studiando insieme a te il metodo e gli strumenti migliori per dare vita al tuo primo corso online, al tuo ritmo e in base allo sviluppo del tuo business.

Come al solito, se il post ti è piaciuto e vuoi condividerlo non mi offendo, oppure se hai già realizzato il tuo corso online raccontami come è andata nei commenti! Alla prossima!

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